
Il vescovo Antonino: “Conversione e discernimento per una Chiesa sempre più missionaria e sinodale”
ACIREALE – In una Cattedrale gremita di sacerdoti, religiosi e fedeli, mercoledì 1° ottobre la Chiesa di Acireale ha inaugurato il nuovo anno pastorale con l’Assemblea diocesana. L’appuntamento, presieduto dal vescovo mons. Antonino Raspanti si è inserito nel cammino conclusivo del Sinodo della Chiesa Italiana.
Il presule ha presentato le Indicazioni pastorali 2025/26, dal titolo “Insieme sui passi del Sinodo”, invitando la comunità a proseguire con fiducia e senso di corresponsabilità:
«La nostra missione non può arrestarsi: è il tempo di discernere e di convertire i processi perché la Chiesa sia sempre più missionaria e sinodale».
Durante l’incontro, il vescovo, insieme a Don Vittorio Rocca, referente del cammino sinodale, e Salvo Paratore, respons e ha ricordato che la fase celebrativa del Cammino Sinodale si chiuderà a fine ottobre, mentre il documento di sintesi sarà disponibile solo nei mesi successivi, prima di tracciare nuove direzioni pastorali. In questa occasione è stato annunciato anche il proseguo del cammino di formazione della Scuola di Corresponsabilità e dei Ministeri Istituiti.
A seguito delle visite pastorali, il vescovo ha posto particolare attenzione alla vita concreta delle comunità parrocchiali soffermandosi sul valore delle realtà giovanili e della pietà popolare. Ancora si è espresso in maniera positiva sottolineando il sostegno dai lavori di ricostruzione post sisma a quelli finanziati con l’8xmille, dalla riconoscenza ai sacerdoti che spesso sono appesantiti dalle responsabilità amministrative alla necessità di un effettivo accesso dei laici a ruoli di corresponsabilità e guida.
Infatti, mons. Raspanti ha richiamato l’importanza di una riscoperta dei carismi e della partecipazione attiva negli organismi ecclesiali, come i consigli pastorali e per gli affari economici, con la presenza di laici formati, capaci di vivere con cuore ecclesiale i loro incarichi.
Il vescovo ha infine sottolineato il valore del dono delle vocazioni, il ruolo del seminario e della preghiera dell’adorazione eucaristica, senza dimenticare l’impegno del museo diocesano nella custodia e valorizzazione della cultura e quello delle attività caritative, segni concreti di una Chiesa che vuole vivere la sinodalità come testimonianza evangelica nella società.
Un momento intenso è stato riservato alla preghiera per la pace, in un tempo storico segnato da guerre e ingiustizie.
L’assemblea è coincisa anche con il 14° anniversario di ordinazione episcopale di mons. Raspanti. Presenti alla concelebrazione eucaristica i sacerdoti diocesani, il cardinale mons. Paolo Romeo ed il vescovo emerito di Ragusa mons. Paolo Urso.
A nome dell’intero presbiterio, il vicario generale mons. Agostino Russo ha espresso la vicinanza della comunità:
«È nostro desiderio rinnovare la nostra sincera e profonda gratitudine per l’instancabile e illuminato ministero del nostro vescovo Antonino».
Il vescovo ha ricambiato con parole di sentito affetto:
«Ringrazio il Signore per il ministero episcopale, il presbiterio, i religiosi, i diaconi e tutti i fedeli per il loro impegno quotidiano nella vita della Chiesa. Il vostro sostegno e la vostra dedizione rendono possibile continuare insieme questo cammino di fede».
La diocesi ha quindi affidato il nuovo anno pastorale alla misericordia di Dio e alla protezione del Cuore Immacolato di Maria e di Santa Venera, patrona della città e della diocesi.
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