Don Orazio Tornabene, direttore della Caritas diocesana

RIFLESSIONE. Per la mia rosa: “Il Dono del Tempo nell’Amore cristiano”

Meditazione

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Don Orazio Tornabene: “Sbocciare insieme: La Carità come cammino di Vita”

Don Orazio Tornabene, direttore Caritas diocesana

È il tempo che ho perduto per la mia rosa

«Il tempo che hai perduto con la tua rosa è ciò che ha reso la tua rosa così importante». Questa citazione, tratta dal libro Il Piccolo Principe di A. de Saint-Exupéry, è stata letta e riletta innumerevoli volte. Questo libro, profondo nonostante la sua brevità, rende questa frase una massima che condensa un concetto non sempre compreso fino in fondo: l’importanza del tempo.

Da diversi anni sono attivamente coinvolto nella Caritas diocesana e ispirato da molte persone di buona volontà ho compreso che, nonostante tutto, il tempo rappresenta il dono più prezioso da offrire.

Il mio impegno nel campo della solidarietà mi ha portato a riflettere su come questo sia diventato un elemento estremamente variabile, non più una costante. È sconcertante pensare alle difficoltà che le comunità affrontano nel cercare individui disposti a dedicare del tempo prolungato al volontariato in un determinato servizio, non per mancanza di volontà ma perché  effettivamente il tempo da dedicare si riduce al minimo.

Il tempo è sinonimo di vita, non solo in senso quantitativo ma soprattutto qualitativo. Solo vivendo pienamente il nostro tempo possiamo dare significato alla nostra vita.

Come vivono le nostre comunità il proprio tempo? E quale scopo ha il tempo, così come la vita stessa?

La domanda “chi sono?” non trova risposta senza considerare l’alterità. Il senso del nostro essere si apre ad accogliere l’altro, fondamentale per dare significato alla vita e al tempo: “per chi sono?”.

Quando rileggo le parole “è il tempo che hai perduto per la tua rosa” mi ritorna in mente la domanda che Gesù fece a quel dottore della legge: “Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?” e quello rispose: “chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Va’ e anche tu fa’ così” (Lc 10, 36-37).

Gesù ad ognuno di noi, alle nostre comunità civili e religiose, attraverso la parabola del Samaritano dice: Va’ e anche tu fa’ lo stesso. Ma cosa significa? Siamo chiamati ad andare ed avere compassione, ad andare e mettere amore in ciò che facciamo. Andare e donare il nostro tempo.

Se ci fermassimo un solo istante ci accorgeremmo che è proprio vero quanto espresso da A. de Saint-Exupéry. Quando si desidera qualcosa con tutto il cuore non si farebbe di tutto per essa? Allora mi chiedo: perché le nostre comunità, che hanno nell’amore il proprio segno distintivo- «da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35) – non riescono a portarlo pienamente a compimento? Mi chiedo perché le nostre comunità, che dovrebbero essere caratterizzate dall’amore, non riescano ad esprimerlo pienamente.

La rosa, per il Piccolo Principe, rappresenta il cuore, l’identità, i sogni e le relazioni con gli altri e con Dio.

Viviamo in un periodo difficile spesso segnato da mancanza di impegno. Tuttavia, riflettendo, posso affermare che le mancanze non sono unilaterali. Dobbiamo chiederci quanto impegno mettiamo nel trasmettere il desiderio di amore e di Cristo alle nostre comunità. Se vogliamo che le nostre realtà rifioriscano e diventino vivaci dobbiamo vivere pienamente l’amore di Cristo, come insegnato nella parabola del buon samaritano.

Dobbiamo comprendere che è il tempo che dedichiamo alla nostra rosa che ne fa una parte così importante della nostra vita.

Siamo responsabili del nostro amore, della bellezza e dell’autenticità che portiamo nelle nostre relazioni. La carità deve essere vissuta in ogni parrocchia, attraverso l’impegno autentico per Cristo e per il prossimo. Come possiamo amare e accogliere gli altri se non apprezziamo il dono più grande che abbiamo: l’amore?

Ogni rosa è unica, con le sue sfumature ed ora è il momento di donare il nostro tempo per far sbocciare tutte le rose nel giardino delle nostre relazioni, illuminandolo con la bellezza dell’amore.

Ora è il momento di amare, ora è il nostro tempo.

 

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15 Aprile 2024
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