Veglia Pasquale | Acireale, Basilica Cattedrale, 31 marzo 2018

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Nella breve pagina evangelica (Gv 20,1-9) che ha concluso la lunga liturgia della Parola, tante frasi sono di meraviglia, sorprendono. Le prime ad essere sorprese sono state proprio quelle donne, quelle persone così vicine, affettivamente legate a Gesù, che lo avevano seguito da qualche anno e che avevano creduto nella sua parola e nei suoi gesti, perché avevano sperimentato nella propria vita che quello che quest’uomo diceva era vero, le sue parole entravano nei loro cuori; la sue parole le aiutavano a comprendere quello che succedeva giorno per giorno nella loro esistenza; le sue parole leggevano tutto quello che loro accadeva. E loro, ascoltando la parola di quest’uomo, amavano di più la vita, si sentivano comprese, erano meravigliate e comprendevano come Dio, come il bene, come il Dio dei padri li aveva accompagnate.

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