LA CRESIMA VA CELEBRATA NELLA PROPRIA PARROCCHIA
(DLP 42) La celebrazione periodica della Cresima in Cattedrale – ogni prima domenica dei mesi pari o secondo calendario – è riservata a coloro i quali, per seri motivi riconosciuti dal parroco, non possono celebrarla nella propria parrocchia.
Non si accettino cresimandi provenienti da altre diocesi, a meno che non siano inseriti in una Parrocchia della Diocesi e vivano l’esperienza della comunità. I parroci valutino bene caso da caso.
IL PARROCO È RESPONSABILE DELL’ITINERARIO DI PREPARAZIONE
(DLP 40) La Cresima in età adulta non è più un caso raro. Talvolta la preparazione alla Cresima coincide con la preparazione al matrimonio. Si eviti di far considerare la Cresima come un gradino o una condizione burocratica in vista delle pratiche matrimoniali o per assumere l’incarico di padrino/madrina e non si indulga ad una preparazione affrettata e superficiale. Si presenti ai confermandi il messaggio evangelico nella sua essenzialità con le implicanze nelle varie circostanze della vita e si strutturi la preparazione in modo da essere un vero catecumenato; la celebrazione della Cresima potrà essere opportunamente inserita nella preparazione immediata al matrimonio.
È superfluo sottolineare che la partecipazione agli itinerari di preparazione al Matrimonio non sostituisce la preparazione specifica al Sacramento della Cresima.
Se i cresimandi, però, già vivono in situazione coniugale irregolare (conviventi o sposati civilmente), di norma la Cresima verrà celebrata dopo il Matrimonio.
Responsabile del cammino di fede del cresimando è il parroco o il catechista che effettivamente si prende cura del cammino di fede del cresimando. Prima di intraprendere l’itinerario di formazione sono fondamentali i colloqui personali con il parroco da parte della persona che richiede il sacramento al fine di riflettere sulle motivazioni che lo portano a tale scelta. Allo stesso tempo si richieda il certificato di battesimo.