
Commento di Don Orazio Tornabene
Liturgia del giorno – Domenica 13 aprile 2025 – Domenica delle Palme
La liturgia di questa domenica è un passaggio drammatico: comincia tra le folle festanti che stendono mantelli e rami, acclamando Gesù come re… e termina con un’altra folla, che lo guarda salire al Calvario, solo, tradito, abbandonato.
Nel Vangelo di Luca, il racconto della Passione ci presenta un Gesù mite, che non accusa, non reagisce, ma si consegna con amore.
È il Re che non entra a Gerusalemme su un cavallo da guerra, ma su un puledro d’asina. È il Messia che non scende dalla croce, ma si dona fino alla fine.
“Padre, perdona loro”… “Oggi sarai con me in paradiso”… “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.”
Gesù sceglie di amare anche quando non è ricambiato. Di restare fedele anche quando è tradito. Di morire per noi, mentre noi ancora non capiamo.
La Passione ci chiede:
da che parte siamo? Tra quelli che acclamano oggi e fuggono domani? Tra quelli che osservano da lontano, o tra coloro che, come il Cireneo, portano un tratto della croce?
Entriamo nella Settimana Santa con cuore aperto.
Lasciamoci provocare da un Dio che vince non con la forza, ma con la debolezza dell’amore.