Acireale rinnova il suo appuntamento con la promozione del pensiero, programmando per la fine del 2025 e l’anno 2026 i nuovi appuntamenti con “Liberi di pensare – open space della conoscenza”, contenitore culturale che la Diocesi propone come salotto esperienziale.
Il ciclo di incontri, giunto alla terza edizione e promosso dal museo diocesano in collaborazione con la biblioteca diocesana e la Fondazione Maria Barbagallo, si conferma come occasione imperdibile per esplorare, attraverso la narrazione dei protagonisti e alla luce della fede, i molteplici aspetti che attraversano arte, scienze, musica e attualità.
Gli incontri, che avranno luogo nella sala conferenze dell’archivio storico diocesano di via Genuardi 16, sono appuntamenti imperdibili che chiamano l’uditore a riflettere sui temi importanti ed urgenti della società contemporanea, sui quali intervengono relatori che pongono in dialogo fede e cultura.

Ad introdurre gli incontri don Antonio Agostini, responsabile del progetto che, insieme alla sua equipe, ha scelto le tematiche da portare in scena per questa nuova edizione dell’ormai collaudato format.
Don Antonio, anche direttore del museo diocesano, ha infatti dichiarato: “Ogni incontro mira a stimolare la riflessione e la condivisione delle idee, affinché in un’agorà moderna ognuno possa portare il suo contributo personale alla comunità acese. Fede e cultura sono strumenti potentissimi per migliorare noi stessi e la società“.
Ha ancora proseguito: “Lo scambio delle esperienze, che da personali diventano collettive, permettono di orientarci meglio insieme e di crescere come società civile. Abbiamo voluto, su impulso del vescovo Raspanti, che Liberi di pensare rappresenti uno spazio familiare in cui potersi raccontare e trasmettere la propria passione nella speranza che questo arricchimento culturale e umano sia capace di sensibilizzare maggiormente la comunità sui temi forti che forgiano il nostro presente”.

A chiudere gli incontri, moderati di volta in volta dai membri dell’equipe e introdotti dal commento dei direttori degli uffici pastorali che maggiormente sono vicini al tema proposto e che quindi possono offrire un’ulteriore pensiero basato sulla concretezza della propria esperienza, sarà la riflessione del vescovo Antonino Raspanti, che farà sintesi di quanto ascoltato e consegnerà ai presenti una visione cristiana e spirituale dell’argomento affrontato.

Il nuovo percorso si preannuncia segnato da una rinnovata voglia di esplorare e condividere le idee, segnando di fatti un percorso che si propone stimolante per mente e cuore. L’intento degli organizzatori è ancora una volta quello di offrire uno spazio aperto e inclusivo, in cui potersi sentire liberi di esprimere una visione del mondo propria, che diventa opportunità di confronto e di crescita collettiva alla luce dei temi cruciali per il nostro tempo.
Gli appuntamenti dell’anno
