Il vescovo Raspanti «Non si può calpestare la dignità delle persone. La giustizia divina è senza appello»
ACI CATENA – In occasione della commemorazione dei defunti, il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, ha presieduto una celebrazione al cimitero di Aci Catena, invitando i fedeli alla preghiera e alla riflessione sul valore della pietà e del rispetto verso i defunti.

Raggiunto il cimitero per benedirne i loculi e presiedere la Santa Messa per i defunti, durante l’omelia il presule ha anche preso posizione sui recenti fatti di cronaca che hanno turbato la comunità locale.
«Venerare i defunti è un atto di pietà, non solo dei cristiani ma di tutte le civiltà – ha detto –. Per noi credenti, ricordare significa anche sperare, perché sappiamo che un giorno li incontreremo nuovamente, così come siamo su questa terra»
Il vescovo ha ricordato che la vita di ogni uomo «È giudicata dall’amore di Dio – il quale- ricostituisce la pace e la giustizia»
E ha aggiunto: «Camminiamo verso l’incontro con Lui, a volte con timore, perché Dio è verità e conosce il nostro cuore. Dove abbiamo sofferto ingiustizie, guerre e violenze, lì il Signore ci conduce alla sua pace, anche se nel mondo sembra vincere l’ingiusto.»

Richiamandosi al contesto locale, mons. Raspanti ha espresso ferma condanna per gli episodi di empietà e mancanza di rispetto verso i defunti, facendo proprie le parole di San Giovanni Paolo II ad Agrigento alla Valle dei Templi: «In questo luogo, nell’attesa delle autorità, sono state compiute empietà, il contrario della pietas. È il peccato più grande: non si può calpestare la dignità delle persone. La giustizia terrena farà il suo corso, ma quella divina è senza appello.»
Il presule ha poi esortato i cristiani a non tacere di fronte al male: «Se noi cristiani non siamo sale, lievito e luce, veniamo gettati e calpestati. Dobbiamo alzarci e dire con forza che ciò che è male non va bene! Non cerchiamo i riflettori, ma annunciamo la verità e la giustizia. Se gridiamo per l’aborto, dobbiamo gridare ancora di più quando si profana la dignità umana.»

Concludendo, il vescovo Raspanti ha invitato tutti a un rinnovato impegno di fede e civile: «Eleviamo la nostra preghiera a Dio perché questo luogo sia rispettato. Prendiamo il coraggio dal timore di Dio per compiere opere di giustizia e di verità.»
