PARROCCHIE / A Santa Venerina visite guidate in Chiesa Madre

Enoetna 2025

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articolo di Rosalia Ingallina



Quest’anno l’edizione dell’Enoetna del 26, 27, 28 settembre è stata a ridosso di un evento speciale: dopo 7 lunghi anni di chiusura la Chiesa Madre di Santa Venera in Santa Venerina è stata finalmente riaperta.

Rimasta inagibile a causa dei danni subiti nel terremoto del dicembre 2018, la Chiesa è tornata solo recentemente alla sua piena fruizione.

I parrocchiani, mossi da un sentimento d’amore verso quella che considerano la loro “casa”, si sono adoperati per realizzare percorsi di arte e fede, aperti a tutti ma dedicati in special modo ai bambini.

Nel corso dell’appuntamento settembrino si sono organizzate quindi un ciclo di visite guidate atte a far scoprire e riscoprire le bellezze dell’Edificio.

Elemento innovativo che ha permesso la buona riuscita è stata la creazione di un percorso interattivo per i più piccoli, ai quali veniva dato all’ingresso un opuscolo utile ai fini della visita se accompagnato alla voce narrante del guidatore.

Ed è così che iniziava un’avventura alla ricerca di elementi particolari in tele e statue.

Il parroco della chiesa, don Orazio Giuseppe Tornabene, si è espresso in merito: “Visitare una chiesa può essere come visitare un museo. Ma se agli occhi di un bambino può rappresentare un gioco, per quelli del genitore può diventare un’ occasione per fermarsi a riflettere”.

Ha ancora proseguito: “Molte volte si entra in chiesa senza dar importanza al luogo sacro che rappresenta proprio perché presi dall’andamento frenetico delle nostre vite.

Il bambino permette di avere una visione diversa, basata su curiosità e desiderio di scoperta. E questo diventa impulso per se stesso e riscoperta per l’adulto che lo accompagna. Inoltre questo percorso, seppur nato come occasione culturale, permette a sua volta il richiamo di nuovi fedeli alla casa di Dio”.

In un mondo caratterizzato dal continuo ticchettio dell’orologio spesso ci si dimentica della bellezza dei luoghi di culto, e soprattutto di nostro Signore, rilegandoli a brevi istanti dell’esistenza.

Queste occasioni ci aiutano a fermarci , a osservare e non parlare, fino a condurci alla preghiera.

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1 Ottobre 2025
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