CHIESA / 14° Anniversario Raspanti. Discorso augurale di Mons. Agostino Russo, vicario generale

1 ottobre 2025 - Cattedrale di Acireale

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Mons. Russo: “E’ nostro desiderio rinnovare la nostra sincera e profonda gratitudine per l’instancabile e illuminato ministero del nostro vescovo Antonino”



 

Reverendissimo Padre,

con grande gioia e profonda gratitudine, a nome mio personale e di tutto il presbiterio, nonché del popolo santo di Dio, qui convenuto a questo solenne pontificale, e di tutta la Comunità diocesana, porgo a Lei i più cordiali e affettuosi auguri per il quattordicesimo anniversario di ordinazione episcopale.

Insieme sui passi del sinodo iniziamo questo nuovo anno pastorale con grande fiducia e speranza. Come Lei stesso scrive nelle Indicazioni Pastorali, siamo al passaggio cruciale del Cammino sinodale della Chiesa italiana e, quindi anche della nostra Diocesi. La fase celebrativa del Cammino sinodale si chiuderà a fine ottobre e qualche mese dopo disporremo del documento finale, in modo da poter intraprendere precise direzioni del cammino diocesano. Siamo profondamente convinti che lo Spirito Santo sia stato il vero protagonista di tutto il processo sinodale.

Dunque, da parte nostra, ci sia piena apertura e docilità alle sollecitazioni dello Spirito, al fine di favorire soprattutto una fruttuosa conversione missionaria, perché ogni cosa trovi pienezza di significato in Cristo, uomo nuovo, centro vivo e vitale di ogni uomo.

Una vera conversione «non può lasciare le cose come stanno» (EG 25), bensì deve avere piuttosto il coraggio di trasformare consuetudini e strutture alla luce della missione evangelizzatrice (cfr. EG 27). Accogliamo l’invito di papa Leone XIV: «Guardate al domani con serenità e non abbiate timore di scelte coraggiose! Nessuno potrà impedirvi di stare vicino alla gente, di condividere la vita, di camminare con gli ultimi, di servire i poveri. Nessuno potrà impedirvi di annunciare il Vangelo, ed è il Vangelo che siamo inviati a portare, perché è di questo che tutti, noi per primi, abbiamo bisogno per vivere bene ed essere felici».

Il continuo richiamo di papa Leone XIV alla pace, fin dalle sue prime parole dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro la sera dell’elezione – «La pace sia con tutti voi!» – risponde alla missione più urgente della Chiesa di oggi: essere lievito di pace, insieme a cristiani e non cristiani, credenti e non credenti, che si fanno operatori di pace in un mondo percorso da violenze che si speravano archiviate.

Nel Messaggio urbi et orbi per la Pasqua 2025, la vigilia della sua morte, papa Francesco aveva detto: «Vorrei che tornassimo a sperare che la pace è possibile!». Ha così collegato il “Giubileo della speranza”, da lui voluto, con il grido di pace che si leva dal mondo intero. La Chiesa italiana, impegnata nel Cammino sinodale, ha poi ricevuto da papa Leone XIV, il 17 giugno 2025, il mandato di lavorare, affinché ogni comunità diventi una “casa della pace”, dove si impara a disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si custodisce il perdono. La pace non è un’utopia spirituale: è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione.

Una Chiesa in cammino, in ascolto, senza pretese di superiorità, con la sola preoccupazione di accogliere il Vangelo e annunciarlo al mondo. Una Chiesa missionaria, lievito di pace e di speranza. Il lievito è l’icona della Chiesa missionaria. L’ascolto, una dimensione essenziale della missione della Chiesa.

Ci accingiamo, dunque, a compiere un altro tratto di strada, sempre insieme e fattivamente, come esige lo stile della sinodalità. Anche quest’anno, sostenuti e incoraggiati da Lei, Ecc.nza, considerato l’esito positivo dell’iniziativa dello scorso anno, è nostro desiderio riproporre la Scuola diocesana di corresponsabilità per crescere nella missionarietà e nella sinodalità. Al n. 10 del documento del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia Lievito di pace e di speranza, leggiamo: «La sinodalità mostra che è possibile vivere relazioni fondate sull’ascolto, sul riconoscimento reciproco e sulla corresponsabilità».

Ogni Comunità parrocchiale si senta impegnata a camminare in piena sinergia e comunione con le altre Comunità parrocchiali. Il Sinodo ci sta educando a camminare insieme; man mano si acquisisce una mentalità sempre più sinodale, ma ancora ci rimane tanta strada da fare.

Eccellenza, all’inizio del nuovo anno pastorale, è nostro desiderio rinnovare la nostra sincera e profonda gratitudine per il suo instancabile e illuminato ministero, vissuto con grande generosità a vantaggio della Comunità diocesana, non esclusi i molteplici impegni nell’ambito regionale e nazionale. La Vergine SS.ma e S. Venera la proteggano. Ecc,nza, auguri di pace, di gioia e salute. Di vero cuore, auguri!

Mons. Agostino Russo

 

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1 Ottobre 2025
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