
Il settore giovani dell’azione cattolica diocesana organizza per il penultimo week end di maggio, nel Parco Princessa di Santa Venerina, il primo spring fest: festival musicale rivolto ai ragazzi. L’evento, che si terrà sabato 24 maggio a partire dalle ore 17.00, ha come tema “il ritmo delle cose” e mira a diventare appuntamento annuale con i giovani della comunità diocesana acese.
Nato come “Festa di primavera”, ovvero una giornata da trascorrere all’insegna della leggerezza, quest’anno si è rimodulato nella formula, trasformando la giornata in un grande evento dedicato a tutti i giovani, non solo strettamente a quelli appartenenti all’AC. L’evento alternerà l’esibizione di band musicali emergenti del territorio e momenti di riflessione con attività e testimonianze. La serata si concluderà con un dj set e durante tutta la manifestazione sarà possibile visitare il museo interrattivo itinerante.
Questa manifestazione si colloca nell’ampio cartellone di eventi che il settore giovanile di AC organizza affinchè i giovani possano vivere momenti di significativa fraternità che li aiutino a riflettere su se stessi e sul mondo che li circonda.
Lo Spring fest si rivolge a tutti i ragazzi e i giovani in età compresa tra i 15 e i 30 anni. È possibile partecipare acquistando le prevendite tramite le pagine social settore giovani Acireale e MSAC Acireale a prezzo ridotto o direttamente al botteghino all’ingresso il giorno dell’evento.
L’evento, promosso su diversi canali social ha ricevuto adesioni da circa 150 giovani che hanno già acquistato la prevendita.
Così si è espressa Corinne Cavallaro, viceresponsabile del settore giovanile: “Vogliamo proporre dei contenuti su cui i ragazzi possano riflettere, legati al tema filo conduttore di tutta la serata: Il ritmo delle cose. L’idea è quella di trasmettere questi spunti attraverso un museo pensato appositamente per loro, con una forte componente interattiva, itinerante e sensoriale – un’esperienza che coinvolga l’udito, la vista, il tatto, ma soprattutto la mente e il cuore. Vogliamo che sia un’occasione nuova, vicina al loro modo di vivere e comunicare, che li inviti a mettersi in gioco e ad esprimersi liberamente sul tema della serata. Allo stesso tempo, il museo vuole essere anche un momento personale di pausa e riflessione: uno spazio dove ciascuno possa decidere quando fermarsi, con che ritmo viverlo e quanto tempo dedicargli. In fondo, è proprio questo il cuore del messaggio: imparare ad ascoltare il proprio ritmo”.
Sarà presente anche un ospite che porterà la sua testimonianza, Don Davide Paglia assistente regionale del settore adulti.